LE CONFRATERNITE DI FERENTINO NEL 1700

Associazione di fedeli eretta per l'esercizio di opere di pietà e di carità con una regolare organizzazione, e avente per scopo anche l'incremento del culto pubblico. A differenza delle congregazioni, i loro membri non emettono voti, né vivono in comune.

La confraternita della Beatissima sempre Vergine del Carmine

•La confraternita della Beatissima sempre Vergine del Carmine veste sacco color cenerino, senza pellegrina e il 31 Maggio 1616 venne aggregata a quella delle "tre fontane in Roma".

Essa estrae, come quella dello Spirito Santo, ogni anno una onesta povera zitella al sussidio dotale ed altre opere pie nella chiesa parrocchiale di San Pancrazio, in cui essa è eretta.

Anche quella del Santissimo Rosario nella chiesa parrocchiale di San Valentino Martire serve di decoro al popolo che nelle funzioni accorre a lei.

Nei giorni festivi il Santissimo Rosario viene recitato dalle "maestre pie"; viene insegnata pubblicamente a tutte le fanciulle la dottrina cristiana tutte le domeniche.

Si dice che in antico fosse stata seguita dai domenicani nella chiesa del rosario.

Non essendo stata eretta da molto tempo nelle città non gode, come le altre, di abbondanti vendite, però possiede abbastanza scudi per fare le sue pubbliche comparse e funzioni cristiane.

Veste un saio bianco con mozzetta nera orlata con fettuccia turchina.


LA CONFRATERNITA DEL SS. SACRAMENTO

La confraternita del Santissimo Sacramento è quella che si trova nella celebre cattedrale dei Santi Giovanni e Paolo, eretta in onore dell'illustrissimo Sacramento. Tale confraternita ha una rendita annua di 45 scudi.

Il giorno solenne del Corpus Domini, tale confraternita fa un enorme consumo di cera in onore del S.S. Sacramento, oltre a fornire torce a tutti i confratelli e rifornisce i ceri al clero e a tutta la città in occasione della solenne processione.

Di questa confraternita abbiamo approfondito lo studio.

LE CONFRATERNITE NELLE LINGUE

Brotherhoods of Ferentino in 1700

During the 1700s the brotherhoods,according to what Father Simbolotti reports,wacere 6:-S.S. Sacramento-Sant'Antonio da Padova-Spirito Santo-Santa Maria del Carmine-La Beata Vergine del Carmine-San Francesco da Paola.

We will focus on the one of the S.S. Sacramento.It was created in the cathedral of saint Giovanni & Paolo and wears a red cape.Like all other brotherhoods, it was aggregated with the mother one from Rome.The first aggregation happened under Msgr. Aurelio Tibaldeschi's episcopate to the mother:Santa Maria Sopra Minerva,on the 19th of june in 1576.There ws a second one,on the 14th of may in 1625,under the episcopate of Msgr. Ennio Filonardi.This time it was aggregated to the Venerabile Arciconfraternita della Santissima Trinità dei Pellegrini e dei Convalescenti in Rome.The reasons consist in recieving by the mother one:-indulgences-privileges-pardons-other various concessionsThe second aggregation consists in recieving the opportunity to engage in one of these works:-host pilgrims-give shelter to convalescents-make a dowry contribution to poor marriageable girlsBut it was only when Msgr.Tosi was elected bishop that the brotherhood assumed a true identity.The men were rough people and thanks to him they assumed a responsable educated behavior.In fact, he redefined the statute of the S.S.Sacramento brotherhood.All the S.S.Sacramento brotherhoods were congrated in one with the bull "Dominus Noster Jesus Christus".Initially the confreres reunited separately from the parish masses and from the rest of the family to learn the right behavior to attend the Church.All of Tosi's actions had as an objective a decent behavior for all the confreres.Among the confreres stand out in a particular way many of the Tani family members, but not many wemen.Among them we remember the names of:-Lutgarde Tani-Vittoria Pace-Catarina Nolli-Maddalena Angolinialmost all of them were the wives of the men already members of the brotherhood.

LES CONFRÉRIES DE FERENTINO AU COURS DE L'HISTOIRE.

Selon le père Simbolotti, il y avait six confréries au cours des années 1700 : SS Sacramento, Saint Antoine de Padoue, Esprit Saint, Santa Maria del Carmine, La Sainte Vierge du Rosaire, Saint François de Paule. Nous nous concentrerons sur celui du S.S. Sacrement. Il a été érigé dans la cathédrale des Saints Jean et Paul et porte une cape rouge.

Comme toutes les autres confréries, elle était aussi agrégée à cette mère de Rome. La première des deux agrégations eut lieu sous l'évêché de Mgr Aurelio Tibaldeschi à la mère de Rome Santa Maria sopra Minerva, le 19 juin 1576. Il y eut aussi une seconde, le 14 mai 1625, sous l'évêché de Mgr Ennio A l'époque des Filonardi, cependant, elle fut agrégée à la Vénérable Archiconfrérie de la Sainte Trinité des Pèlerins et des Convalescents à Rome. Mais ce n'est que lorsque Monseigneur Tosi est élu évêque que la confrérie acquiert une véritable identité : les hommes sont en effet des gens rudes et grâce à lui ils adoptent un comportement plus respectable et poli.

CONFRATERNIDADES DE FERENTINO EN 1700 

Durante la década de 1700 las cofradías, según relata el padre Simbolotti, eran seis:-S.S. Sacramento-Sant'Antonio de Padua-Espíritu Santo-Santa María del Carmín-La Santísima Virgen del Rosario-San Francisco de Paola. Nos centraremos en el de la S.S. Sacramento.Fue erigido en la catedral de los Santos Juan y Pablo y viste una capa roja.Como todas las demás hermandades, también está agregada a la madre de Roma.La primera de las dos agregaciones tuvo lugar bajo el obispado de Mons. Aurelio Tibaldeschi a la madre de Roma Santa María sopra Minerva, el 19 de junio de 1576.También hubo una segunda, el 14 de mayo de 1625, bajo el obispado de Mons. Ennio Filonardi.Esta vez, sin embargo, se agregó a la Venerable Archicofradía de la Santísima Trinidad de los Peregrinos y Convalecientes en Roma.Las razones son para recibir de esa madre:- indulgencias-privilegios- perdones- otras concesiones misceláneasDespués de la segunda agregación consiste en recibir la oportunidad de participar en uno de estos trabajos: acoger peregrinos- Proporcionar alojamiento a los convalecientes.-Recibir un aporte de dote a las muchachas casaderas pobrespero es sólo cuando Mons. Tosi es elegido obispo ya que esta fraternidad es una verdadera identidad.Los hombres eran gente un tanto tosca, y gracias a él asumieron un porte más respetable y educado.De hecho, redefinió el estatuto de la hermandad de las S.S. Sacramento.Todas las cofradías de la S.S. Sacramento se agregaron en un solo con el toro "Dominus Noster Jesus Christus".Inicialmente los hermanos se reunían separados de las misas parroquiales y del resto de la familia para aprender el comportamiento correcto para asistir a la Iglesia.Todas las acciones de Tosi tenían como objetivo un comportamiento digno por parte de todos los hermanos.Entre los hermanos, se destacan en particular muchos miembros de la familia Tani, pero no muchas mujeres.entre los pocos recordamos los nombres de:-Lutgarde Tani-Vittoria Pace-Caterina Nolli-Maddalena angolinicasi todas esposas de hombres ya miembros de la hermandad.

LA CONFRATERNITA DEL SS. SACRAMENTO 

Anticamente tutte le confraternite venivano aggregate a quelle di Roma, considerate le più importanti.

Quindi anche la confraternita del SS. Sacramento ebbe una prima aggregazione, durante il periodo in cui fu vescovo di Ferentino Mons. Aurelio Tibaldeschi. Essa fu aggregata alla confraternita madre di Roma: Santa Maria sopra Minerva.

La Bolla di aggregazione risale al 19 Giugno 1576 (anno santo).

C'è inoltre una seconda aggregazione che risale al 14 Maggio del 1625, periodo in cui era vescovo di Ferentino Mons. Ennio Filonardi.

Questa volta però la confraternita del SS. Sacramento di Ferentino fu aggregata ad un'altra confraternita di Roma:

La Venerabile Arciconfraternita della Santissima Trinità dei Pellegrini e dei Convalescenti in Roma.

Quali sono i motivi di aggregazione a quella madre di Roma?

I motivi consistono nel ricevere da quella madre:

  • Indulgenze
  • Privilegi
  • Indulti
  • Altre concessioni varie

Dalla seconda aggregazione ricevette l'opportunità di impegnarsi in una di queste 3 opere:

  • Ospitare i pellegrini
  • Dare alloggio ai convalescenti
  • Ricevere un contributo di dote alle ragazze da marito povere

E' solamente quando viene eletto vescovo di Ferentino Mons. Pietro Paolo Tosi che la confraternita di Ferentino acquista una vera identità.

Egli, infatti, ridefinii lo statuto della confraternita del SS. Sacramento (22 Febbraio 1777).

Bisogna tener conto che tutte le confraternite del SS. Sacramento, durante il pontificato di Paolo III vennero aggregate in un'unica Arciconfraternita del SS. Sacramento con la bolla:

"Dominus Noster Jesus Christus" che ne è come la "Magna Carta".

All'inizio degli Statuti generali, Mons Tosi spiega che chi entra in una confraternita lo fa per camminare insieme aiutandosi a vicenda.

Analizzando i vari punti dello Statuto si osservano in particolare i seguenti:

  • Inizialmente i confratelli si riunivano separatamente dalle messe parrocchiali e dal resto della famiglia, perché si trattava di uomini ancora rudi, che dovevano imparare a saper entrare in chiesa, a non mettersi subito seduti, ma fare una breve preghiera in ginocchio.
  • Ogni giorno festivo che si riunivano, la pratica religiosa doveva mantenere sempre lo stesso schema.
  • Innanzitutto bisognava recitare l'Ufficio della Beata Vergine Maria, per chi sapeva leggere, mentre gli altri dovevano meditare sui misteri del Rosario.
  • Seguiva poi la spiegazione del vangelo o una meditazione su qualche libro devoto per almeno mezz'ora. Quindi veniva celebrata la Santa Messa.
  • La congregazione si concludeva con la recita degli Atti di Fede, di Speranza e Carità e le Litanie della Beata Vergine Maria.
  • La festa terminava la sera, quando i confratelli erano nuovamente invitati a radunarsi ancora nell'oratorio con il cappellano per un quarto d'ora di catechismo, con la recita della Coroncina del Signore, le Litanie dei Santi ed altre preghiere annesse.

È una domenica piena, una domenica veramente santificata.

Nessun altro impegno infrasettimanale è richiesto ai confratelli.

Un confratello che mancava senza una legittima causa per tre volte continue doveva fare una penitenza impostagli dal superiore.

Addirittura se le assenze arrivavano fino a 3 mesi in un anno, l'interessato veniva espulso dalla confraternita.

Se si mancava alla comunione per 3 volte si veniva ammoniti dal superiore, mentre per sei volte dentro lo stesso anno si veniva esclusi.

Il vescovo Tosi sancisce anche che nelle processioni i confratelli, invece dei lumi di cera, portino il Santo Rosario.

I confratelli devono sempre avere un contegno dignitoso.

LA COMPOSIZIONE SOCIALE

Di tutti i componenti della confraternita spiccano in particolare modo alcuni rappresentanti della famiglia Tani.

Questa famiglia nel 1700 circa vantava titoli nobiliari, possedeva numerosi territori e aveva una pinacoteca, all'interno della quale c'erano numerosi quadri famosi. Dimoravano presso villa Tani ed erano gli unici a possedere una carrozza. Inoltre possedevano il privilegio di farsi seppellire all'interno della chiesa cattedrale nella cappella, dove si torva il tabernacolo, contenente il santissimo sacramento. Il loro stemma è raffigurato da un leone con tre bisacce.

Un'altra celebre famiglia, che faceva parte della confraternita era quella dei Gizi, di questi ultimi si ricordano: Don Antonio, Gaetano e Ferdinando Gizi. Lo stemma della casa era un'aquila rampante coronata con lo scettro. Non si può tralasciare il casato del canonico Antonio Ricci, che contribuisce a decorare la cerchia delle illustri famiglie dell'epoca.

Tra le altre persone che facevano parte della confraternita ricordiamo anche:

  • Mattia Cappella
  • Il canonico Don Francesco De Cesaris
  • Pietro Paolo De Cesaris
  • Don Francesco Acquavita
  • Vincenzo Pompili
  • Don Carmine Lolli
  • Luigi Ghetti
  • Pacifico Galassi
  • Giovan Barstista Bertoni
  • Sebastiano Avanzi- [x] Ugolini

Ricordiamo poi le famiglie dei:

  • Giorgi
  • Lucioli
  • Bernola
  • Gasbarra

Il resto della compagnia era costituita da semplici artigiani, impiegati, contadini, tra cui celebre è rimasto il nome di Francesco Bianchi, ritenuto l'eterno cursore di questa confraternita, al quale veniva data la provvisione di 3 scudi l'anno, un paio di scarpe ogni 2 anni, oltre a una veste diversa dagli altri confratelli, da indossare nelle processioni solenni. I ruoli svolti dai confratelli erano i seguenti:

  • Priori
  • Camerlenghi
  • Assistenti
  • Visitatori degli infermi
  • Maestri di cerimonie
  • Provveditori dei morti
  • Sagrestani
  • Cappellani

Solo qualche menzione viene fatta nei registri delle congregazioni a proposito delle donne iscritte alle confraternite. A quanto pare loro non potevano entrare a far parte dell'amministrazione, però avevano la possibilità di partecipare alla recita dell'Ufficio, dopo essere state messe "allo specchio" e aver fatto la solenne vestizione. Tra i documenti spiccano i seguenti nomi di donne:

  • Lutgarde Tani
  • Vittoria Pace
  • Catarina Nolli
  • Maddalena Ugolini

Quasi tutte mogli di uomini già appartenenti alla confraternita.

LA VITA QUOTIDIANA DELLA CONFRATERNITA

I confratelli si riunivano giornalmente per ascoltare la messa al mattino, recitare gli Uffici, secondo le norme dello statuto. Inoltre era molto importante che i confratelli dessero il loro contributo, per la buona riuscita delle funzioni. Basta pensare all'aiuto che potevano dare 50 o 60 uomini per la buona riuscita delle funzioni più importanti, come quelle del Giovedì Santo o del Corpus Domini.

Celebre è rimasta la descrizione di padre Simbolotti riguardo al modo in cui ogni confraternita partecipava: "con i suoi moltissimi arredi di Gonfaloni, stendardi, Cristi, ricchissimi lanternoni, torce, ceri accesi", ciascun confratello partecipa con indosso il suo pulito sacco, ben composti, ordinati in fila, con quella compostezza procedono per tutte le strade della città. Inoltre tra i vari compiti dei confratelli c'era anche quello di accompagnare il "Viatico" agli infermi, con ceri accessi in mano e con indosso la veste rossa della confraternita. Era cura particolare dei confratelli fare sempre in modo che il SS. Sacramento fosse mantenuto con ogni decoro e bisognava mantenere, naturalmente, nella miglior forma possibile la cappella, dove esso era custodito nella Basilica Cattedrale. La confraternita molte volte veniva anche invitata a pregare in casa di un defunto e se i parenti lo richiedevano, essa era disposta anche a fare servizio funebre, trasportando la salma con la propria bara fino al cimitero.

A tal proposito la confraternita possedeva due bare, una grande per gli adulti e una piccola per i bambini, che a quel tempo morivano numerosi in tenera età. Per tale servizio, veniva richiesto "l'emolumento fisso" di circa 12 baiocchi

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